Giuseppe Buzzi Leone
Ritratto di Giuseppe Garibaldi
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Biografia breve di Giuseppe Buzzi
Giuseppe Buzzi (Milano 19 secolo - Milano 19 secolo) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Scultore neoclassico attivo a Milano, dedicò la sua attività al Duomo di Milano dal 1791 al 1835 circa, eseguendo numerose statue ed alcuni telamoni: erano gli anni, all'inizio del secolo decimonono, in cui la Fabbrica del Duomo aveva bisogno di un grande numero di statue, particolarmente per la facciata in corso di costruzione, a tal punto che fu addirittura lanciato un appello sul "Giornale d'Italia" agli scultori italiani perchè dessero la propria opera. In un rapporto del 1809 il protostatuario parla di un fabbisogno di ben 240 statue solo per la facciata. Vi erano, inoltre, molte guglie da innalzare, falconature e archi da decorare: nel 1815, nonostante il lavoro svolto da una schiera di artisti, l'architetto Pestagalli, direttore della Fabbrica, scriveva che mancavano ancora 45 guglie, 20 archi e più di mille statue di varie dimensioni. Giuseppe Buzzi - al pari, del resto, di altri artisti, fra cui Angelo Pizzi, Giova Antonio Labus, Antonio Galli - iniziò come scultore prettamente neoclassico ma subì nel corso della sua attività l'influenza del nuovo clima culturale che proprio in Milano nei primi decenni del secolo ebbe larga e potente fioritura e può percið annoverarsi fra i primi artisti che si avvicinarono alla scultura romantica. Egli ha eseguito per il Duomo numerose statue: quelle di San Giacomo Minore e di San Giovanni Evangelista, entrambe su modello di Camillo Pacetti, per la facciata sul primo ripiano a destra e a sinistra della porta maggiore; quella di San Giovanni Battista sul contrafforte fra le due porte minori di sinistra; quelle dei Santi Severino, Sabazio, Luciano, Secondo, Selvio e Caio per le guglie terminali dei contrafforti laterali; le ultime cinque statue furono eseguite nel terzo decennio del secolo decimonono. Nel Museo milanese del Duomo vi è la statua a lui attribuita di "Santa Caterina d'Alessandria" opera del terzo, o dell'inizio del quarto decennio.
FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario
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